martedì 25 dicembre 2012

Cattedra e dialogo


Si dice che una sola immagine, quando ben organizzata, valga più di mille parole; e se per la pittura contemporanea questo detto non vale più, in quanto si dipinge soprattutto per evitare la parola, per rifugiarsi nell'indicibile, nel nostro caso questi due affreschi, compiuti nello stesso torno di tempo da due maestri dell'Umanesimo italiano, valgono quanto un trattato filosofico sulla differenza fra dialogo e cattedra.

A chi volesse capire qualcosa della differenza fra due concezioni speculari della conoscenza e della trasmissione del sapere, una derivante dalla filosofia e l'altra dalla teologia, senza però faticare su testi e saggi tradizionali, consiglierei di osservare con attenzione queste due composizioni – perché esse contengono il segreto della sintesi e della leggibilità.

domenica 9 dicembre 2012

Una volta



Lo prese per il braccio. Lo teneva stretto, ché non se ne andasse da solo, attento però a non fargli male con le vecchie mani callose, come quando si cattura una lucertola. Non ce ne sarebbe stato bisogno: il bambino lo seguiva fiducioso, cogli occhi spalancati, attento a non inciampare sulle buche del sentiero. Vedi qui, diceva il vecchio, dove la terra si fa più bassa?, e il bambino annuiva in silenzio, meravigliato. Ecco, proprio in questo punto, una volta c'era il vecchio supermercato. Avresti dovuto vedere che roba!