tag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post294152271821815307..comments2022-04-08T07:09:14.562+02:00Comments on Le buone interferenze: Il principio del discrimine, ovvero l’Io distaccatoEliahttp://www.blogger.com/profile/16228608108913495635noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-33426196064517955642010-08-31T15:02:03.959+02:002010-08-31T15:02:03.959+02:00Bene, sto ritrovando le informazioni che avevo rac...Bene, sto ritrovando le informazioni che avevo raccolto al link. La teoria di cui ti parlavo è quella dell'"embodiment", che contrasta il principale dualismo cartesiano. il principale promotore è il linguista George Lakoff, puoi leggere qualcosa in proposito qui http://it.wikipedia.org/wiki/George_Lakoff. Io continuo a ricercare per ritrovare il link.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-82086331767411854272010-08-13T14:56:56.839+02:002010-08-13T14:56:56.839+02:00Invito anche Elia a prendere parte alla discussion...Invito anche Elia a prendere parte alla discussione, se desidera; non vorrei sembrare una sorta di portavoce, dato che il progetto è comune! :)Iacopohttps://www.blogger.com/profile/07924456160275430574noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-70237120443153552362010-08-13T14:53:46.146+02:002010-08-13T14:53:46.146+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Iacopohttps://www.blogger.com/profile/07924456160275430574noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-34103991621361591022010-08-13T14:35:38.177+02:002010-08-13T14:35:38.177+02:00Carissimo Luca, ti ringrazio per i complimenti, ma...Carissimo Luca, ti ringrazio per i complimenti, ma soprattutto per le stimolanti questioni che hai solletavo. Cercherò di rispondere per punti, sperando di chiarire per quanto mi è possibile le tue titubanze.<br /><br />Ho già parlato di come l'intero progetto sia difficile, controverso e, in certi punti, debole. <br /><br />Non ho assolutamente vergogna a dirlo. E' e rimarrà un'ipotesi di lavoro, tutto qui. Nessuna velleità da filosofi dell'arte, nessuna pretenziosa voglia d'assolutezza. Cerca di immaginare, al posto del campo e della recinzione, un po' d'acqua e un bicchiere che la 'in-forma' (e perciò stesso, la 'de-forma').<br /><br />Tuttavia credo che sia possibile quantomento tentare di dare un'interpretazione razionale ad un processo che ci interessa nella vita quotidiana. Il fenomeno artistico è una componente basilare del nostro essere uomini e merita, secondo noi, più attenzione di quanta gliene sia stata finora accordata da chi di dovere.<br /><br />L'intero nostro discorso di fonda su alcune teorie di base, che riteniamo imprescindibili e a cui non ci sentiamo di rinunciare: la presa di coscienza riguardo l'importanza dell'Io biografico su quello artistico o estetico; la permanenza storica dei temi dell'arte; il tramonto del genio e dell'autore Assoluto; la proposta dell'eliminazione definitiva di generi e correnti. <br /><br />L'individualità (e non l'individualismo) è necessaria per l'opera d'arte soltanto come primo momento di un processo che abbiamo diviso in 5 fasi. Nuovi chiarimenti non tarderanno molto, promesso. <br /><br />Stesso discorso per l'interessante questione della "doppia faccia" dell'arte, che abbiamo intenzione di approfondire nel terzo intervento su questo stesso tema.<br /><br />Spero che alla fine di questo percorso, questi punti ti risultino più chiari.Iacopohttps://www.blogger.com/profile/07924456160275430574noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-7082764959554513182010-08-12T23:18:56.253+02:002010-08-12T23:18:56.253+02:00Secondo me ,gentile Iacopo, questa storia di voler...Secondo me ,gentile Iacopo, questa storia di voler in qualche modo schematizzare la nascita di ciò che noi chiamiamo arte è come cercare di costruire un recinzione con troppo poco legno in un campo eccessivamente vasto.<br />Ad esempio, il dire che l'individualità è qualcosa che viene scelta volontariamente dall'artista, non mi sembra affatto una realtà universale. Spesso questo potrebbe essere anche solo un effetto dovuto appunto allo stretto rapporto tra "produttore" e "prodotto", non sempre un qualcosa di ricercato da colui che compie un opera d'arte.<br />Altro punto di notevole debolezza del tuo viaggio "alla scoperta di come nasce l'arte" è in mio parere proprio il giudizio che si attribuisce a questa.<br />E' arte quella fatta dall'artista o quella giudicata dalla società ? Sono sempre inscindibili per te? Senza dialogo non c'è arte dal tuo punto di vista?<br />Per cortesia non facciamo troppo i filosofi dell'arte, è una partita persa.<br />A priscindere da questo tuo intervento<br />concludo con un giudizio complessivamente positivo su questo blog di cui ho letto con molta attenzione diversi post. Complimenti ai due giovani scrittori . LucaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-91770395335965510672010-08-12T15:32:01.017+02:002010-08-12T15:32:01.017+02:00beh, ritengo che seppur sia credo comunemente acce...beh, ritengo che seppur sia credo comunemente accetto che il pensiero sia superiore al corpo, non ne si ha dimostrazione incontrovertibile, e seppur autorevole, Lorenz resta pur sempre una citazione....Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-11662963539035074972010-08-12T14:10:37.712+02:002010-08-12T14:10:37.712+02:00"Formulazione paradossale solo in apparenza: ..."Formulazione paradossale solo in apparenza: così come le nostre azioni non sono direttamente riducibili al corpo, allo stesso modo non possono essere considerate al di fuori di esso. In questo caso la scelta individuale è e rimane libera, nonostante derivi da un bisogno – forse – biologico."<br /><br />N.B<br /><br />Citando Lorenz, il pensiero non è il cervello; su questo siamo tutti d'accordo - le leggi che regolano la psiche non sono direttamente riducibili a quelle delle sinapsi e degli impulsi nervosi. <br /><br />Ma d'altra parte non si può nemmeno postulare un pensiero distaccato dal corpo. <br /><br />Per questo ne ho parlato in termini di libero bisogno biologico.Iacopohttps://www.blogger.com/profile/07924456160275430574noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-77629489977718643032010-08-04T15:00:58.841+02:002010-08-04T15:00:58.841+02:00perdonami ma non funziona più il link alla pagina,...perdonami ma non funziona più il link alla pagina, che doveva portare ad un articolo che sarebbe stato esplicativo della mia affermazione. Ne cerco uno funzionante e lo posto, altrimenti te lo porto.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-33430666217644482992010-08-04T11:42:22.347+02:002010-08-04T11:42:22.347+02:00Strano l'abbia detto proprio Heidegger, lui ch...Strano l'abbia detto proprio Heidegger, lui che non aveva nulla da dimenticare!<br /><br />Ti ringrazio per il commento, fa sempre piacere. <br /><br />Un'ultima cosa: puoi precisare meglio il "gran parte giustificata da una tradizione cartesiana?" Temo di non avere afferrato.Iacopohttps://www.blogger.com/profile/07924456160275430574noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9142129052858740376.post-63571998151571222082010-08-03T23:39:00.949+02:002010-08-03T23:39:00.949+02:00Condivido a pieno la questione del rapporto biogra...Condivido a pieno la questione del rapporto biografico, cosa che in ambito accademico in pochi sembrano aver compreso. Non si può conoscere solo la data di nascita e di morte di un autore, come voleva Heidegger!<br />Ti rendo presente però un nuovo studio sul rapporto tra pensiero e corpo, confrontandomi con la nota n°1, che ritengo in gran parte giustificata solo da una tradizione cartesiana. (QUÌ PER IL LINK)Anonymousnoreply@blogger.com