domenica 6 marzo 2011

Udine. Frammento primo.


Sono sul Frecciarossa, tratta Bologna – Venezia. Il treno non è particolarmente affollato. Il mio sedile dà sul corridoio. Vorrei rilassarmi e leggere ma uomini d'affari, molto probabilmente campani, parlano paurosamente forte. Sono costretto ad ascoltarli.

Ma di chi parli? Quello che s'è divorziato due mesi fa?”
Eh, chillo, Ninuzzo.”
Ah, peccato, divorziare... Ma tanto è ancora giovane. Ma è parente di Domenico?”
No, macché parente...”
Massì, chillo è imparentato con Domenico.”

Interviene Domenico accanto a me, che sembrava dormire. Parla e continua a tenere gli occhi chiusi.

Macché dici? Lo conosco appena.”
Ma non è tuo cognato?”
E che esser cognati è parentela ora?”


Due sedili davanti a me il piccolo bidone accanto ai tavolini pieghevoli continua a traballare durante la corsa, mandando un fastidioso rumore metallico. Passa il controllore per i biglietti: si ferma davanti a bidoncino rotto. Sbuffa.

Prende una di quelle riviste a consultazione gratuita, quelle che si sfogliano per riempire qualche minuto di noia. Ne strappa con forza una pagina. Tutti rimangono stupiti.
Piega il foglio fino a farne un quadratino e lo inserisce dietro il bidone, fermandone il traballare. Niente più trillo metallico. Lo sento mormorare, tra il soddisfatto e il seccato: “E poi dicono che la cultura non serve più a niente.” 

... 

Sul treno per Udine sono seduto di fianco al finestrino. C'è un sole magnifico, rimango a mezza manica. Penso a quanto è bello viaggiare da soli. Seguo con gli occhi il trasformarsi del paesaggio, da campagna pesante e fitta di campi a spazi più aperti, distesi.

Rimango esterrefatto dall'ampiezza del letto del Tagliamento. Un deserto di ghiaia, bianchissimo, che mi costringe a indossare gli occhiali da sole per osservarlo meglio.
Il terreno qua e là è segnato da rivoli d'acqua, pezzi di fiume disordinati che s'interrompono, riemergono, si riuniscono. Non una pianta, non un animale. In fondo, appena visibili nella canicola di Febbraio, le Alpi carniche.

Nessun commento:

Posta un commento