martedì 25 dicembre 2012
Cattedra e dialogo
domenica 9 dicembre 2012
Una volta
domenica 25 novembre 2012
In fase di caricamento
sabato 27 ottobre 2012
Considerazioni attorno a "Funes, el memorioso" di Borges
giovedì 25 ottobre 2012
Il giudizio estetico nella scienza antica e moderna
domenica 9 settembre 2012
Lago di Molveno
mercoledì 29 agosto 2012
Monti della Sibilla
sabato 11 agosto 2012
L'altra romagna. Risposta a Elia.
mercoledì 8 agosto 2012
L'altra romagna
giovedì 5 luglio 2012
Intervista a Gian Franco Andraghetti
domenica 1 luglio 2012
Il centounesimo intervento
lunedì 25 giugno 2012
Sul non-finito. Ultima parte.
domenica 24 giugno 2012
Sul non-finito. Il non-finito e la sprezzatura.
sabato 23 giugno 2012
Sul non-finito. Contro la teoria dell'apertura ermeneutica.
venerdì 22 giugno 2012
Sul non-finito. Un elenco incompleto
giovedì 14 giugno 2012
Il non-finito in Leonardo
venerdì 11 maggio 2012
L'ultima
martedì 8 maggio 2012
Artemisia e le ceneri
venerdì 27 aprile 2012
Alla mostra
lunedì 16 aprile 2012
De myopia
lunedì 9 aprile 2012
Galileo, Paolini e la commedia dell'arte
venerdì 6 aprile 2012
Urli
martedì 3 aprile 2012
L'ingegnere va a teatro
venerdì 30 marzo 2012
Come la testa di un pesce
"E a volte riaffiora come la testa di un pesceil ricordo dell'anima che un tempoci guidò fra spettri stellati."
venerdì 23 marzo 2012
Linguaggi, scritture, parole
giovedì 15 marzo 2012
L'uomo che voleva essere coerente a tutti i costi
lunedì 12 marzo 2012
Lavori in corso
Le dame di Monte Sassone
Il tempo sfilacciato di una vita
ché nulla può farci l’ago
ha avuto forse pietà di noi
delle case abbandonate quando
il passo del giaguaro
seminava grida pari
al crollo delle terre
sotto il bacio dell’aratro
quando il seme inselvatichiva
e la mala pianta taceva
i segreti andati in fiamme
quando gonfie nubi ferrose
s’alzavano sulle rovine
e i custodi di sale ricolme
di bronzi e di giade
lasciavano che il filo delle lame
si dipanasse ai loro piedi
quando
quando
quando
*
e a fare come il cavaliere,
che all’ago preferì i telai d’oro
delle dame di monte Sassone
- si badi alla luce delle vesti
come un tempio il cui marmo
sia inciso nel fuoco di costellazioni
ma spolpando il frutto della luce
il succo ripugna
come un porcaro
vestito da signore –
e il cui corpo sbriciolato
fu gettato dalla furia del serpente
giù nell’ombra della terra
fino a fare minerale del pensiero,
noi cosa perderemmo
e cosa avremmo al sicuro ora
che il secco si beve tutto
che i lembi del lago hanno branchie
da cui svapora l’oro dei campi?
Da I Santuari
Dormivano tutti. Nel buio del formicaio s’aprivano uova, larve bianche cadevano sulla sabbia bianca. La terra, giù in fondo, era tutta pietra e putridume, il cielo pesava quintali.
Si fece il profilo, poi la forma si raccolse tutta in una sete. L’alba venne bianca in un ronzio. Fu come aprire il reame dell’oro, lasciare la chiave agli stormi, credere che un solo respiro destasse i sogni dalle acque.
Il mistero che il mondo ha fatto concreto (sentire: respiro che apre le cellule, beve la nostra fame e si attacca alla luce in fondo alle vene) si rovescia, ruote all’aria, immerso dentro il fango.
Allora, diremo che il tempo ci ha portato via tutto, la strada, gli ulivi, le nuvole che s’ammassavano, i monti scagliati da un fulmine vile. E i germogli, che forano l’aria minerale spessa centimetri.
Credo al burro, quando scioglie e spande dappertutto l’odore morbido che prende le ore per la coda. Chiedo se l’odore andrà mai via, perché aleggia come voce, e so quanto mi sia caro, ma poi penso che la stella che apre il mattino un giorno brillerà come fosse luce cava e tutto il minerale sarà vetro sparpagliato senza voce, senza piante, senza un passo e allora passa
l’odore del burro.
venerdì 9 marzo 2012
Dietro al bancone
martedì 28 febbraio 2012
Ichtus, pesci e turisti
sabato 25 febbraio 2012
Qualche pensiero sul postmodernismo. Parte seconda.
venerdì 24 febbraio 2012
Zeusi e l'inganno
venerdì 10 febbraio 2012
Attorno a "boh!"
giovedì 9 febbraio 2012
Qualche pensiero sul postmodernismo. Parte prima.
domenica 5 febbraio 2012
La serendipica scartata #2
venerdì 3 febbraio 2012
Adriatico femmina, adriatico tenue
venerdì 27 gennaio 2012
Per una dietetica della mente
giovedì 26 gennaio 2012
Crainz e il partitismo. Pensieri attorno a "Il paese mancato"
"Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti e di cognati..."
“È forse necessario chiedersi se in questo percorso il Palazzo e parti significative del paese non si siano in realtà avvicinate, con quei tratti che Pasolini aveva delineato: lo spregio delle regole, il crescente disinteresse per i valori collettivi, un privilegiamento dell'affermazione individuale e di un gruppo che considera le norme un impaccio (e tratta chi le difende come un nemico da sconfiggere o da corrompere).”