domenica 25 novembre 2012

In fase di caricamento


È un serpente circolare, l'eterno ritorno che non si decide ad andare. Si mangia incessantemente la coda tratteggiata, si crea e si distrugge nel non-senso del tempo. Minuto dopo minuto si muove, eppure rimane fermo! e si muove e rimane fermo. La stasi in movimento del caricamento, dell'attesa all'azione, alla resa, all'evento, allo svolgimento del tempo. Il gomitolo s'attorciglia, o' gliommero, dobbiamo attendere lo sciogliersi del dramma, la spada che recida i vincoli del serpentello, che lo liberi per sempre, distruggendolo, dal suo tragico destino all'in-azione.


In fase di caricamento siamo anche noi. Aspettiamo che scenda la lama sul nostro capo, e che ci liberi da questo caotico ritorno a noi stessi, dallo spreco di tempo nell'attesa. Carichiamo, carichiamo, ci infagottiamo di passato, assimiliamo – ma non ci risolviamo mai a fare, a dare un senso al futuro, a prefiggerci una riuscita lineare, retta, telos. Rimaniamo una volta di più inebetiti, ad osservare questo circolo infinito d'impazienza, i limiti della nostra esistenza – circolare.

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