L’odio che seminasti in me, oggi schiude e dà i suoi frutti.
Sento un’amarezza nuova, una sottile nota persistente
Nera come il catrame. È sulle palpebre, sta crescendo.
Vedo solo ora ciò che non vidi prima: hai aperto altri occhi.
Passo dopo passo m’appesantisco e sento il tempo perso
Gravare sui polmoni. Per quanto mi fece soffrire, oggi il tuo
Sorriso ha il colore del ferro – ma non sono più calamita.
Sono altro ferro, pronto a tagliare.
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